DISTANZA DI SICUREZZA

La distanza di sicurezza... quante volte ne abbiamo sentito parlare!
Tuttavia camminando sulle nostre strade sembra che nessuno ne conosca la reale funzione e anche per questo gli incidenti restano alti...

Se ci pensate bene spesso e volentieri la distanza di sicurezza è stata ridotta a mera formula matematica senza capirne le più profonde finalità. L'importanza di capire questo concetto è fondamentale (come molti altri del resto) per potersi garantire una guida sicura. Non ci sarà patente a punti o decreto legge che vi permetterà di frenare in tempo se non manterrete un'adeguata distanza da chi vi precede. Inoltre il codice all'art. 149 impone che durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l'arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono. Se non si rispetta tale norma si incorre in una sanzione e in una decurtazione punti.

Certo bisogna essere sinceri: oggi come oggi il traffico cittadino e quello delle tangenziali spesso e volentieri non ci permette di mantenere una distanza di sicurezza adeguata alla velocità di marcia, ma non per questo bisogna sentirci autorizzati a stare attaccati al posteriore di chi ci precede.

La distanza di sicurezza deve essere adeguata, per quanto possibile, alle condizioni di traffico.

Tuttavia, ciò premesso, per familiarizzare con il concetto di distanza di sicurezza è bene rispolverare un po' di matematica...

Calcoliamo le distanze
Quanti metri si percorrono in un secondo a 100 km\h?
La risposta è presto data: 27,8 metri al secondo. Ma vediamo perché...
Tutti sanno che a 100 Km/h si percorrono 100 Km ogni 60 minuti, cioè 100.000 m (100 x 1000 che sono i metri in un chilometro) in 3.600 secondi (60 x 60 che sono i secondi da cui è composto un minuto).
Pertanto dividendo 100.000 per 3.600 si ottengono i metri percorsi ogni secondo: 27,8 m/s
Tempo di reazione: (Velocità Km/h/ 3,6) x il tempo
(di solito 1 secondo)

Tuttavia questo dato da solo non serve a nulla,
ci dice solo quanto siamo veloci. Il nostro obbiettivo è capire in quanto tempo riusciamo a "reagire all'ostacolo" e poi a fermarci, in modo da poter calcolare quanto spazio dobbiamo lasciare tra noi e chi ci precede.

Il tempo di reazione
Le auto di oggi hanno impianti frenanti eccellenti che ci permettono di fermarci in spazi molto ristretti (specialmente se si possiede l'ABS) ma questo non significa che dobbiamo sentirci troppo sicuri... infatti uno dei fattori principali da tenere in considerazione è il nostro tempo di reazione. Il tempo di reazione equivale al tempo che intercorre tra quando ci accorgiamo del pericolo e l'inizio della frenata e, di norma, varia tra i 0,5 e 1,5 secondi.
Il tempo di reazione (che chiameremo t.d.r) medio, ovvero di una persona in condizioni psichiche e fisiche in buona efficienza, è di circa 7 decimi di secondo (ma di solito si considera il tempo di 1 secondo).

Ciò significa che a 100 km/h, se un ostacolo improvviso compare sulla nostra strada, prima di spostare il piede dall'acceleratore al freno trascorrono 7/10 di secondo.
Quindi prima di iniziare a frenare percorriamo quasi 20 metri!

Calcolando che anche le auto che precedono avranno bisogno di spazio per fermarsi, la distanza di sicurezza non dovrà corrispondere allo spazio totale di arresto, ma è teoricamente sufficiente che sia pari allo spazio che si percorre nel tempo calcolato come t.d.r. il tempo necessario cioè a intuire la necessità di frenare e a spostare il piede destro dall'acceleratore al pedale del freno.
Ma questo solo teoricamente. Perché? Ve lo spiego subito...

L'importanza della vostra vettura
Chi vi dice che la vostra auto si fermerà più rapidamente di quella davanti a voi?
Magari chi vi precede ha un'auto con l'ABS, quattro freni a disco e delle ottime gomme. In poche parole lui si ferma in 50 metri (valori teorici) mente voi ne impiegate oltre 70 (non avete l'ABS, le vostre gomme sono sgonfie o usurate...).

Quindi come vedete lo spazio di arresto varia da condizione a condizione e da auto ad auto. Possiamo però cercare di trovare una formula per calcolare lo spazio di arresto necessario, supponendo che la decelerazione sia costante durante tutta la frenata.
Pertanto la formula sarà: spazio di arresto approssimato;  (velocità* x velocità*) / 2a (a = decelerazione)
La decelerazione media garantita dalle vetture moderne è pari a circa 9 m/s quadro
* La velocità deve essere espressa in metri al secondo

Esempio reale: 100 km/h = 27,8 metri al secondo -> (27,8 x 27,8) / 18 = 43 metri
Da cui ne deriva la tabella esplicativa che segue:

Velocità di marcia (Km/h) 50 60 90 100 130
Spazio percorso nel t.d.r. (1 secondo) 14 17 25 28 36
Spazio di frenatura 11 16 35 43 72
Spazio totale 25 33 60 71 108

I valori in tabella sono valori teorici e "ottimali", nella realtà i valori saranno più alti poiché come ho più volte detto ogni auto e ogni persona è diversa. Inoltre la decelerazione non sempre è costante (pochi premono in maniera efficace il pedale del freno...) e se le gomme dovessero bloccarsi la frenata sarà molto più lunga!

IMPORTANTE!
- in caso di pioggia i valori vanno aumentati del 20/30%;
- sulla neve o sul ghiaccio lo spazio di arresto può addirittura quadruplicare;
- in caso di stanchezza o riflessi appannati il t.d.r. può aumentare considerevolmente.
Pertanto prudenza sempre!

Conclusioni
Come vedete anche a soli 50 Km/h ci vogliono ben 25 metri per fermarsi, quanto basta per "entrare e uscire" da un autobus.
Quindi per rimanere sempre in sicurezza vi consiglio di:

  1. stare attenti non solo a chi vi precede ma cercate di avere un "vista lunga", in modo da prevedere le manovre degl'altri e quindi essere pronti a frenare in tempo;
  2. rimanere sempre concentrati evitando di distrarsi con telefonate troppo lunghe (anche se usate l'auricolare, è provato che le telefonate lunghe distraggono chi guida), abbassare il volume della radio e non distrarsi troppo anche con chi è a bordo (ovviamente non vi sto chiedendo di non parlare ma di farlo nel modo giusto senza esagerare!).
  3. mantenere una guida "adattiva", cioè in grado di adattarsi alle varie condizioni meteo e non, oltre al fatto di guidare sempre con prudenza ed intelligenza.


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